“Caso Morcelliano”: a chi la colpa e il merito?

Dichiarazioni del vicesindaco Libretti, nel Consiglio Comunale del 28 marzo 2018:

«Per la parte che facevamo conto che fosse realizzata dalla Fondazione Morcelliana e che allo stato non abbiamo certezza che venga realizzata chiediamo al Consiglio Comunale di consentire a che l’Amministrazione contragga un nuovo mutuo per un milione e mezzo di euro in maniera tale da realizzare quella “stecca di aule” che, ripeto, avrebbe dovuto realizzare la Fondazione Morcelliana […] Faccio una nota che sembra una ovvietà ma è bene ricordarla, che è questa… l’eventuale, anche futuro, non intervento della Fondazione Morcelliana su questo tema comporterà, come ho detto prima, l’assunzione da parte dell’amministrazione di un mutuo necessario a realizzare quello che dovrebbe realizzare la Fondazione Morcelliana… Questa cosa qui non ha costo zero per l’Amministrazione, ma ha un costo che è pari a 75.000 euro l’anno. È un milione e mezzo di spesa in più che l’Amministrazione sarà tenuta nel caso a sostenere e che peserà sulle tasche dei cittadini di Chiari».

In sostanza, il vicesindaco sostiene che poiché la Fondazione non vuole dare due milioni di euro per le scuole verranno presi ‘dalle tasche’ dei clarensi.

I clarensi non sono però così sprovveduti e sanno cogliere la differenza che corre tra possedere un edificio del valore di due milioni (costruito con permute legate al golf e con l’IVA recuperata) dato in uso gratuito (come previsto in convenzione), rispetto ad effettuare una donazione di due milioni cash (peraltro non fattibile secondo lo Statuto della Fondazione).

I clarensi, sanno che l’amministrazione comunale fin dal maggio 2014 (anno della stipula della convenzione urbanistica e delle elezioni) ha sempre posto ostacoli al progetto Golf/Scuole della Fondazione, procurandole ingenti danni, oltre alle pesanti spese legali non risarcibili. Basti citare il ricorso (poi respinto) dell’ing. Lorini (stretto collaboratore del sindaco e del vicesindaco) oppure il rilascio tardivo dell’autorizzazione alla chiusura temporanea della strada presso il Golf; gli avvii di procedimento per il ripristino della medesima strada (pretestuoso in vista del collaudo!) e per vicinanza delle residenze al Biogas (infondato, poi archiviato); il rilascio tardivo del titolo per un edificio residenziale (“appena” dieci mesi dopo la richiesta) per concludere con l’ancor più grave sospensione dei permessi di costruire e la nuova vicenda giudiziaria che ne è purtroppo conseguita.

Davvero il Comune, come sostiene nei tribunali, ha da sempre voluto la scuola della Fondazione (e quindi il Golf)? Per sostenere ciò l’attuale amministrazione afferma, contro ogni evidenza, che nel 2014 sul capitolo scuole era “tutto già chiaro” e che la Fondazione “avrebbe già dovuto iniziare la costruzione della scuola come da convenzione”. È proprio così?

Spiace peraltro constatare che l’amministrazione non abbia avuto remore a tentare persino di sfruttare il fallimento (non certo per colpa della Fondazione che ne era peraltro totalmente all’oscuro) dell’intermediario finanziario avvenuto dopo la scadenza (agli amministratori comunali ben nota) della fidejussione di cui il predetto era garante; il tutto con l’effetto di danneggiare ulteriormente il Morcelliano e la sua immagine.

Il tentativo poi dell’amministrazione di ottenere in giudizio il sequestro dei beni della Fondazione invocando la sua presunta inadempienza, non solo attesta come si sia perso l’equilibrio che ogni amministratore della cosa pubblica deve sempre mantenere, per cui ed all’evidenza non si esiterebbe ad affossare la Fondazione pur di ottenerne un pezzo, ma è ancora più censurabile se si considera che negli incontri diretti cui si diede corso, agli inizi del 2105 e del mandato dell’attuale amministrazione, quest’ultima non ha avuto alcuna remora a dettare condizioni esse sì contrarie alla convenzione stipulata e di cui oggi si erge a paladina, giungendo peraltro a chiedere le dimissioni del CdA e la revisione dello Statuto della Fondazione.

A nostro avviso, e per concludere, riteniamo che l’attuale amministrazione non possa più scaricare ad altri le proprie responsabilità, nè più mentire saltando di palo in frasca con opportunismo, usando tutto e tutti. Da questo punto di vista, le ordinanze in sede cautelare “perse” dall’Istituto Morcelliano non si esprimono prevalentemente sul merito (fine anno), ma sull’urgenza della vicenda: i tribunali evidentemente non vedono tutta questa fretta se per quattro anni il Comune al posto di favorire la costruzione della scuola della Fondazione ne ha ostacolato (e ne ostacola) il reperimento delle risorse attraverso il progetto golf.

Il tutto con l’auspicio che un tempo di pace e dialogo possa sorgere presto per Chiari, per i suoi cittadini, per le sue istituzioni.